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DESERTO E DINTORNI (TUNISIA)

(da: Rognoni Roberto, "Deserto e dintorni. Suggerimenti sul campo per un itinerario fotografico in Tunisia", in Tutti fotografi, Gennaio 1999 - Versione PDF)

Organizzato da diversi “tour operators” nel sud della Tunisia, consente di visitare una zona interessante, anche dal lato fotografico, lontana dalle solite mete balneari delle coste, sviluppate secondo il modello occidentale.

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Il tour viene effettuato con confortevoli auto 4x4 fuoristrada e, attraverso piste e strade più o meno asfaltate, raggiunge le seguenti principali località:

MEDENINE, posta all’incrocio delle strade che conducono al Sahara e alla Libia, ha un’antica storia alle spalle e i nomadi nel ‘500 concentrarono qui tutti i loro granai fortificati (ghorfas);

TATAOUINE, dove attualmente si tiene il più importante mercato del sud tunisino;

CHENINI, antico villaggio berbero arroccato sulla cima di una collina, con una bella moschea;

KSAR GHILANE, un’oasi lussureggiante in pieno deserto di dune, con un delizioso laghetto generato da una sorgente termale, nel quale fare un’immersione rilassante e rigenerante dopo il lungo percorso sulle piste del deserto;

DOUZ, uno dei principali mercati di dromedari del sud, con una grande piazza quadrata che raduna molti pastori e qualche tuareg, attorniata da dune di finissima sabbia bianca, da visitare a dorso di dromedario all’imbrunire;

KEBILI, dalle suggestive dune fossilizzate;

CHOTT EL JERID, 80 chilometri di “nulla” nel deserto di sale, con delicati riflessi e decorazioni cristalline colorate;

TOUZEUR, famosa città al centro di grandiose piantagioni di palme da datteri, che costituiscono la principale risorsa economica della regione;

NEFTA, città santa, con una grandiosa oasi denominata “la Corbeille”, in fondo ad un vallone argilloso dove sgorgano numerosissime sorgenti;

CHEBIKA, TAMERZA e MIDES, antichi villaggi in prossimità del confine algerino, offrono paesaggi di grandiosa e selvaggia bellezza con corsi d’acqua che hanno scavato nei secoli profonde gole che al tramonto assumono colorazioni stupende;

MATMATA, villaggio trogloditico, inquietante e lunare per i profondi crateri che si aprono nel tufo. Qui i berberi hanno ricavato le loro abitazioni a circa 10 metri di profondità per proteggersi dal caldo estivo e dal freddo invernale.

Da queste brevi note è chiaro che il tour può soddisfare le aspettative di ogni fotografo, che qui trova una varietà di situazioni, soprattutto paesaggistiche, difficilmente riscontrabili in aree di questa limitata dimensione (nel tour vengono percorsi circa 1300 chilometri).
In più la possibilità di cogliere gli aspetti della vita quotidiana delle popolazioni residenti è facilitata dalla loro disponibilità e simpatia, generalmente concessa al fotografo che opera con gentilezza e discrezione. Da tenere presente che tali popolazioni, pur vivendo nella povertà, sono orgogliose della loro condizione e vedono con benevolenza il turista a patto che mostri interesse per il loro passato e l’attuale situazione.

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