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ROBERTO ROGNONI - Immagini di Immagini

Foto e progetto grafico: Roberto Rognoni
Impaginazione e stampa: Immedia Arezzo

Catalogo della mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura della Città di San Donato Milanese ed esposta alla Galleria d’Arte Contemporanea – Cascina Roma nel mese di novembre 2004, con il patrocinio della FIAF – Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche. In questa mostra ho cercato di riassumere la mia ricerca fotografica sul teatro, iniziata nel 1977, e tuttora in corso, dopo aver raggiunto obiettivi parziali verificati periodicamente con esposizioni e pubblicazioni. 

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Questa esposizione si divide in tre sezioni.
  • La ricerca “teatro&immagine”, presentata per la prima volta nel 1994 e realizzata con gli spettacoli di compagnie che hanno scritto la storia del teatro, aggiornata fino ad oggi con la presentazione delle “performances” di giovani gruppi emergenti nel panorama del teatro di ricerca contemporaneo
  • La collaborazione professionale, in qualità di fotografo di scena, con la Compagnia “Quelli di Grock” di Milano e il Teatro delle Moire di Milano per il Festival Danae.
  • La sperimentazione sulla fotografia digitale, iniziata nel 1998, e qui applicata a soggetti teatrali.
Le foto della mostra sono contenute in varie cartelle del sito e in questo spazio ne vengono riportate solo sei non incluse in altri portfoli/pubblicazioni. Dalla presentazione alla mostra di Cesare Colombo, fotografo e storico della fotografia, mi piace citare le conclusioni: Roberto Rognoni attraversa e percorre la sala fisicamente oltre che mentalmente, sceglie primi piani ed esalta la corporeità degli interpreti. Ha talvolta il privilegio di essere uno spettatore dinamico rispetto alla ribalta…… e di poter produrre una sorta di parallela reinterpretazione con il suo obiettivo. Ma l’attitudine a scegliere con istintiva maestria i punti di vista e gli attimi decisivi derivano al nostro autore anche dal suo interesse mai sospeso per il reportage sociale, di cui abbiamo conosciuto esempi pure memorabili: il carnevale milanese, le tracce della presenza femminile nello spazio domestico, i riti del matrimonio. Così il cerchio si chiude. Roberto Rognoni può affrontare il teatro come una dimensione fantastica ma non magica, non estranea al nostro vivere, o alla nostra cultura. Aderisce con rispetto al gioco nello spazio dei suoi protagonisti (soprattutto se questi sono dei veri Sacri Mostri come Tadeusz Kantor, Julian Beck, Lindsay Kemp) ma ci comunica anche la sua reazione emotiva, o se vogliamo civile. Come abbiamo visto, la sua immagine diventa il tramite per un dialogo artistico alla pari. Di fronte al quale – di fronte a queste foto – potremmo chiederci: chi è veramente in scena? Chi è stasera il protagonista?

 

 

 
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